Al momento dell’esecuzione il Parodo si rifiutava decisamente di essere bendato

Fonte: La Provincia del Sulcis Iglesiente

Scontri avvennero a Villafranca e a Mentone, con perdite fra il personale della Marina. Il 9 settembre caddero a Mentone il sottocapo infermiere Mario Acquisti e il cannoniere Armando Alvino. […] Anche in Francia alcuni marinai riuscirono ad allontanarsi e si mantennero alla macchia o raggiunsero la Resistenza francese. Fra questi va ricordato il marinaio Giacomo Parodo. Già destinato alla compagnia del San Marco, si allontanava dalla base, quando questa passò sotto controllo tedesco e, per tre mesi, peregrinava nelle campagne prendendo contatto con le formazioni partigiane, non propense ad accettare italiani nelle loro file. Nel marzo 1944 Parodo venne arrestato; rifiutandosi ancora di collaborare, fu fucilato assieme ad altri due marinai del San Marco. Fu decorato di Medaglia d’Oro al Valore Militare alla memoria. Anche in seguito si ebbero casi di marinai che disertarono per cercare di unirsi alla Resistenza francese. Alcuni furono fucilati. […] Giuliano Manzari, La partecipazione della Marina alla guerra di liberazione (1943-1945) in Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare, Periodico trimestrale – Anno XXIX – 2015, Editore Ministero della Difesa

Fonte: Giacomo Parodo – Il rimpatrio a Carloforte

Bordeaux, 18 Febbraio 1944:
“(…) Il verdetto fu inesorabile: “condannati alla pena di morte, mediante fucilazione al petto, perché resisi colpevoli del reato di diserzione in zona di operazione”.
Non ho presenziato all’esecuzione della condanna. Appresi che i condannati furono fucilati al villaggio Delfinia (Gradignan) il mattino del giorno seguente al processo, verso le ore 8.
Vennero assistiti, durante la notte, dal Tenente Cappellano Padre Don Giacinto, appositamente chiamato da Mont de Marsan.
Sia durante il processo che tutta la notte precedente all’esecuzione all’atto della stessa, il contegno dei tre condannati fu esemplare.
Al momento dell’esecuzione il Parodo si rifiutava decisamente di essere bendato. Fu allo stesso Parodo che il Tenente di Vascello Antonio Furlan diede il colpo di grazia”.
Dalla relazione del 2° Capo Salvatore De Vitas, segretario presso la Base BETASOM all’epoca dei fatti.
Giacomo Parodo – Il rimpatrio a Carloforte

Giacomo Parodo – Fonte: www.isoladisanpietro.org

Giacomo Parodo
Marinaio
Nacque a Carloforte (Cagliari) il 21 dicembre 1919.
Arruolato nella Regia Marina nel 1939 per obbligo di leva e destinato al Deposito C.R.E.M. di La Maddalena, nel novembre 1940 conseguì la nomina a Comune di 1a Classe.
Frequentò poi a Pola, presso la Scuola del Reggimento “San Marco”, un tirocinio addestrativo al termine del quale venne trasferito presso la base atlantica dei sommergibili a Bordeaux (Francia).
Fu imbarcato sul sommergibile Tazzoli e poi al Distaccamento del 4° Battaglione “San Marco” di presidio alla base.
All’armistizio dell’8 settembre 1943, rifiutando ogni collaborazione con i tedeschi, aderì ad una formazione partigiana francese.
Catturato, sottoposto a giudizio e condannato a morte, nel marzo 1944, davanti al plotone di esecuzione assumeva fiero atteggiamento, rifiutando di essere bendato e rivolgendo l’ultimo suo pensiero e la sua parola alla grandezza della Patria.
È sepolto nel cimitero di Marsiglia.
Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria
concessa dalla Repubblica Italiana
Data del conferimento: 14 Settembre 1948 D.P.
Motivo del conferimento:
Marinaio del “Reggimento San Marco” di presidio a base navale dislocata in territorio straniero e caduta, all’armistizio, sotto controllo germanico, si sottraeva alla collaborazione e dopo tre mesi di peregrinazioni clandestine nel corso delle quali prendeva contatto con formazioni partigiane francesi, veniva catturato e sottoposto a giudizio.
Conscio della sorte riserbatagli rifiutava decisamente la collaborazione col nemico della Patria, accettando senza esitazione il supremo sacrificio.
Sicuro di se stesso davanti al plotone di esecuzione assumeva austero atteggiamento e ripetutamente rifiutava di essere bendato, destando profonda ammirazione nei presenti.
L’ultimo grido fu di invocazione per la grandezza della Patria alla quale faceva olocausto della vita con fermo e sereno coraggio.
Bordeaux, settembre 1943 – marzo 1944

Giacomo Parodo, www.isoladisanpietro.org

Intitolazionea Giacomo Parodo della Sezione Marinai di Portoscuso – Fonte: Giacomo Parodo – Il rimpatrio a Carloforte
Fonte: Giacomo Parodo – Il rimpatrio a Carloforte

21 Dicembre 2013 – Portoscuso, Sardegna
L’intitolazione a Giacomo Parodo della sezione. Madrina della cerimonia é la signora Maria Luigia Napoli Parodo, diretta nipote di Giacomo.
[…] 11 Novembre 2013 – Carloforte, Sardegna
In seguito all’informazione pervenutaci del rimpatrio dei resti mortali del Marinaio Giacomo Parodo il 26 Ottobre 2013 dalla Francia a Carloforte e della cerimonia funebre che si terrà a Carloforte alla presenza della cittadinanza e di varie autorità civili e militari, apprezziamo questa meritoria iniziativa che contribuisce a perpetuare la memoria di quanti hanno perso la vita per il bene supremo della Patria.
Roma, li 28 Ottobre 2013
Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica
(Ufficio per gli Affari Militari e Segreteria del Consiglio Supremo di Difesa)
[…]

24 Ottobre 2013

Fonte: Giacomo Parodo – Il rimpatrio a Carloforte

22 Ottobre 2013
[…] Si iniziò così il 2 Marzo del 2012…. […]
Il 26 Ottobre 2013 Giacomo Parodo tornerà a casa. https://www.lanuovasardegna.it/regione/2012/03/04/news/ricordo-di-un-eroe-di-guerra-1.3680789 […]

Giacomo Parodo – Il rimpatrio a Carloforte

Fonte: Marinai d’Italia

[…]
Attività dei Gruppi
[…] Carloforte
Il decorato Giacomo Parodo, cittadino di Carloforte, fu ucciso alla fine dell’ultima guerra mondiale.
Ora a distanza di doloroso tempo trascorso, l’Associazione “Saphyrina” di Carloforte, con una attiva ricerca storica, lo ha voluto ricordare.
Durante la commemorazione, avvalendosi dei documenti storici inediti, preclusi ai famigliari sin dai tempi dell’evento, si è avvertita una forte emozione da parte dei partecipanti, famigliari e concittadini. […]
Marinai d’Italia, giugno 2012