“Blowing from a gun”. Così gli inglesi rinominarono e resero
tristemente celebre uno dei metodi di esecuzione più macabri della
storia.
Già nell’impero Moghul, i cui monarchi controllarono l’India
dal 1526 al 1707, le autorità erano solite utilizzare questo metodo per
porre fine all’esistenza dei capi ribelli che si opponevano al loro
dominio. La pratica fu a volte estesa in particolari situazioni a criminali comuni e disertori.
Dopo la conquista del sub-continente indiano da parte dell’Impero
Britannico, gli inglesi fecero loro le esecuzioni con il cannone,
utilizzandole in particolare contro i soldati coloniali che si
ammutinavano.
Sebbene i portoghesi li avessero preceduti,
giustiziando in Sri Lanka, Mozambico e Brasile con il “blowing from a
gun”, i britannici stabilirono un trend mai più eguagliato.
Dall’inizio del ‘700 al 1871 furono decine e decine i corpi sfracellati a
colpi di cannone, ma la fase in cui questa abominevole pratica
raggiunse il suo apice fu quella della rivolta dei sepoy.
Con questo
termine si indicavano generalmente i soldati indiani inquadrati
nell’esercito della Compagnia Britannica delle Indie Orientali, che nel
1857 diedero vita a quella che nelle cronache locali è nota come “prima
guerra d’indipendenza indiana”.
La ribellione, che raggiunse
proporzioni vastissime coinvolgendo numerose aree in tutto il
sub-continente, mise a dura prova l’esercito britannico. Dopo oltre un
anno di aspri combattimenti la Compagnia riaffermava il controllo su
tutti i suoi possedimenti.
Come punizione per i rivoltosi vennero
organizzate rappresaglie durissime, che i locali appellarono “Vento del
Diavolo”, nel corso delle quali l’esecuzioni col cannone vennero
ripetutamente praticate.
I condannati erano prima legati all’arma, poi fustigati e infine letteralmente fatti saltare in aria.
Brandelli di carne dei defunti finivano anche a centinaia di metri di
distanza dalle gambe del cadavere che di solito restavano ai piedi del
cannone. Gli stessi soldati britannici rabbrividivano di fronte ai pezzi
di carne e ossa sparsi ovunque e preda dei volatili che si
precipitavano sulle carcasse.
Dopo l’Impero Britannico tale pratica continuò ad essere usata in diverse zone del medio oriente.
Le ultime esecuzioni col cannone vennero eseguite probabilmente in Afghanistan nel 1929