Botescià è tornato!

La foto proviene dall’archivio della BnF – Bibliothèque nationale de France

… Usciti fortunatamente incolumi dalla stazione dei treni di Milano, Bottecchia e famiglia vengono velocemente portati al velodromo Sempione, dove Ottavio viene osannato dai tifosi mentre partecipa ad alcune gare dimostrative.
Inaspettatamente snobbato dalla politica, che non si cura nemmeno di invitarlo a Roma per festeggiarlo, già pochi giorni dopo la fine del Tour de France Bottecchia inizia a partecipare ad una serie di gare su pista, anche assieme all’amico Girardengo, e viene sballottato per diverse settimane avanti e indietro tra Italia e Francia.
Accumulata così una buona scorta di denaro, ed attenuatesi le polemiche politiche dell’anno precedente, Ottavio decide di utilizzare i nuovi guadagni per estinguere finalmente l’ipoteca che da anni grava sulla casa natale di San Martino.
Passato poi come al solito l’inverno a casa con la famiglia, il 22 marzo del 1925 Bottecchia inizia strepitosamente la nuova stagione agonistica vincendo il Criterium Campano con oltre 15 minuti di vantaggio sul secondo classificato.
Visto l’ottimo risultato ottenuto in Campania, l’Automoto, la squadra francese di Ottavio, decide quindi di partecipare in forze alla Milano-Sanremo del 29 marzo, convinti di poter ottenere un risultato di prestigio.
Le cose però non vanno come sperato. Forse per un mal di stomaco, o forse per la delusione di non avere l’aiuto di Henri e Francis Pélissier (che si sono infatti rifiutati di partecipare), Ottavio offre una pessima prestazione e non termina la gara, ritirandosi verso metà percorso.
Ma peggio ancora vanno le gare successive: alla Parigi-Roubaix cade pochi chilometri prima del traguardo ed arriva 44°; alla Parigi-Tours cade nuovamente, fora addirittura sette volte e si ritira; alla Bordeaux-Parigi invece non ha nemmeno la forza di partecipare.
Messe così le cose, il 21 giugno del 1925, giorno di partenza del 19° Tour de France, Bottecchia non è ovviamente dato tra i favoriti.
Ottavio passa infatti anonimamente buona parte della tappa nascosto nel gruppo, fin quando Francis Pélissier, fratello del più noto Henri, approfitta della fermata ad un rifornimento per andare in fuga.
Forse ancora offeso per il mancato aiuto alla Milano-Sanremo, Bottecchia si lancia in una rincorsa scatenata, lo supera, lo stacca e va a vincere la tappa passando in mezzo a due ali di folla festante, arrivando con 3 minuti di vantaggio su Pélissier e conquistando la Maglia Gialla.
La Francia esulta: “Botescià è tornato!”…

© Giacomo Dal Ne(g)ro

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