Jaquotte Delahaye: la rossa che tornò dal regno dei morti

Era la prima metà del XVII secolo, nel pieno dell’epoca d’oro della pirateria nei Carabi, quando sull’isola di Hispaniola nasceva Jaquotte Delahaye, da padre francese e madre haitiana.

Essendo rimasta orfana e dovendosi occupare del fratello minore, Jacquotte decise di darsi alla pirateria, e la sua carriera di pirata la portò a navigare per i mari dei Carabi fino ad avere il comando di una ciurma di circa 100 uomini.

La bucaniera aveva però molti nemici, e decise perciò di simulare la sua morte e continuare ad andare per mare sotto falsa identità, travestita da uomo; ben presto, però, il suo inganno venne svelato a causa dei suoi inconfondibili capelli rossi.

Tornata a vestire abiti femminili e ripreso il suo nome, venne soprannominata “la rossa tornata dal regno dei morti”, e conquistò una delle piccole isole sotto il controllo spagnolo, dove sotto il suo comando instaurò una “libera Repubblica” fornita anche di una piccola flotta.

Jacquotte era amica di un’altra piratessa, Anne Diue-le-Veut, sposata ad un bucaniere con cui aveva avuto due bambini; dopo la morte del marito, Anne prese il comando della sua ciurma e si alleò con Jacquotte, iniziando una serie di scorribande che portarono i nomi delle due piratesse tra quelli più temuti nei Caraibi.

Jacquotte morì intorno agli anni ’60 del XVII sec. a causa di un colpo di pistola mentre difendeva la sua repubblica di pirati dalle forze spagnole.

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