Newton Knight, storia del contadino disertore che sfidò la Confederazione per amore della famiglia e della libertà

Quando nell’aprile 1862 la Confederazione promulgò la Twenty Negro Law, la legge che esentava i possessori di almeno 20 schiavi dal servire nell’esercito, Newton Knight decise che era giunto il momento di disertare.
La sua fede e la sua coscienza gli avevano sempre impedito di possedere schiavi e non poteva proprio accettare di dover combattere una guerra sbagliata al posto dei ricchi proprietari che restavano a casa mentre i poveracci del Nord e del Sud si ammazzavano a vicenda.
Così, insieme a un gruppo di compagni provenienti dalla contea di Jones che si erano insieme arruolati nel settimo battaglione del Mississippi, decise di gettare la divisa e tornarsene a casa.
A preoccuparlo, inoltre, era anche la condizione in cui versava la sua famiglia. Avrebbe dovuto occuparsene Morgan Lines, suo cognato. Ma secondo alcuni racconti l’uomo in realtà si comportava come un tiranno e abusava dei figli di Newton.
Appena rientrato tra le mura domestiche Knight pareggiò i conti, sparando a Morgan Lines.
Presto però le autorità confederate, che lo cercavano come disertore, lo trovarono. Fu incarcerato e torturato mentre la fattoria che aveva tirato su con tanto sudore veniva data alle fiamme.
Quando Newton riuscì a tornare in libertà, decise che non avrebbe passato il resto della guerra da imboscato, ma che anzi avrebbe rivolto le armi contro chi lo aveva prima costretto a sparare ad altri poveri cristi come lui e poi aveva distrutto tutto ciò che possedeva.
Con una banda di renitenti, schiavi fuggiaschi e defezionisti penetrò nelle paludi lungo il fiume Leaf e qui piazzò il suo covo principale, il “Devils Den”. Ingrossate le fila dei rivoltosi (da 150 a 600 secondo diverse stime) cominciò a compiere azioni sempre più audaci nella contea di Jones e in quelle adiacenti. In quasi due anni di attività la compagnia Knight, com’era soprannominata, ebbe una quindicina di schermaglie con i soldati confederati, catturò diversi ufficiali governativi e requisì cibo e materiali che distribuiva poi alla popolazione locale.
Nella primavera del 1864, quando ormai controllava di fatto l’intera contea, Newton e i suoi tentarono di spezzare le linee sudiste per unirsi direttamente all’esercito dell’Unione. La manovra fallì ma la guerriglia continuò fino all’ultimo giorno di guerra.
Dopo il conflitto Knight, che intanto si era separato dalla moglie, sposò Rachel, una ex schiava, violando le leggi del Mississippi che proibivano matrimoni interraziali. Per anni continuò ad aiutare gli uomini e le donne che si erano appena liberati dalla schiavitù, ma che erano costretti a vivere in un regime fortemente segregazionista.
Morì nel 1922 e volle essere seppellito vicino a sua moglie, nonostante anche questo fosse contrario alle disposizioni legislative. Sulla sua lapide c’è un epitaffio che recita “ha vissuto per gli altri”.

da Cannibali e Re