Pavia: 1931 e dintorni

I postini addetti nel portare la corrispondenza quando io avevo 5 anni erano abbindati da quasi carabinieri. La bicicletta veniva assegnata a chi portava i telegrammi… lassù a Pavia nel 1931.

I vigili urbani (“caplon” in dialetto… “ghisa” a Milano) erano solo 6 in quegli anni… ma agivano come fossero 7 volte tanto.

I vecchi (i poveri) che necessitavano di essere tenuti in considerazione dai “signori” erano assunti nel togliere l’erbetta tra i ciottoli della piazzetta davanti al loro portone di casa… (dei “signori”, s’intende) e gli ombrelli aperti facevano da ricettacolo dell’erbetta che poi portavano a casa per i conigli… li avessero avuti… o la vendevano per pochi centesimi.

Invece le lavandaie del Borgo Ticino erano “costrette” a lavare i panni dei cittadini della Pavia bene anche se c’erano i ghiaccioli all’asse per lavare.

di Alfredo Schiavi