Dialogando con cinquanta foglie

Non nuova a interessanti esperimenti letterari, Mariagrazia Dessi in questi due libri, pubblicati dalla casa editrice Grafica del Parteolla, ci conduce a scoprire come la via della poesia si arricchisca grazie alla contaminazione e alla ricerca.
Il primo dei due, pubblicato nel 2017, è un ideale risposta o una meditazione su “Cinquanta foglie. Tanka giapponesi e italiani in dialogo” (Moretti & Vitali 2016). Il curatore, Paolo Lagazzi, ha scelto 25 tanka giapponesi, proponendo ad altrettanti poeti italiani di rispondere con un loro tanka. A questa antologia Mariagrazia Dessi risponde con una sua considerazione poetica, spaziando, sempre nella forma del tanka, dalla malinconica percezione della fragilità umana alla sensazione della forza e permanenza dei sentimenti, dal lieve umorismo al bisogno di vedere oltre i simboli, dalla distaccata osservazione di sé e degli altri alla partecipe pietà e comprensione per la debolezza e la caduta, dal legame intimo con ogni essere alla libertà interiore. Paolo Lagazzi, coinvolto nella prefazione, conferma: “La libertà intima della poesia è la via più vera per ritrovare ciò che unisce gli uomini, ciò che li fa sentire, anche nei momenti più oscuri della storia, partecipi della stessa bellezza, della stessa magia, dello stesso mistero del mondo.”
Niente come la poesia è in grado di far percepire questo mistero e dargli voce.

Il secondo, edito nel 2019, è una raccolta di haiku scritti in sardo, poi trasposti in italiano dall’autrice e tradotti in giapponese da Antonella Fiori.
La prefazione di Maurizio Virdis chiarisce il concetto di haiku come condensazione di un qui-e-ora a volte altrettanto indecifrabile della realtà, che può però essere compreso con quell’eco che riverbera in ognuno di noi, l’eco del cuore.
Uno di questi haiku, presentato al concorso internazionale haiku di Cascina Macondo nel 2018, ha vinto il quarto premio nella sezione individuale:

dopo la grandine
le foglie sopra il campo
come soldati


La motivazione del premio, esposta dalla professoressa Fabia Binci, recita: “Una violenta grandinata ha devastato il campo. Come in guerra le granate e i proiettili così i grossi chicchi di ghiaccio (kigo) deflagrano, oscurano il cielo, piombano a terra con pesantezza e recano distruzione. Le foglie abbattute (wabi) rimandano per vie sottili alle vite spezzate sui campi di battaglia di ieri e di oggi. La scena immensamente triste apre a mille riflessioni, in un silenzio fuori dal tempo (sabi). L’haiku esprime con forza il sentimento della caducità delle cose (aware) e lascia intravedere l’alone misterioso sotteso a ogni realtà (yugen).”

In un altro haiku la vena di sensibile ironia di Mariagrazia Dessi emerge, oscillando tra malinconia e riso sottile:

il bugiardino
dei farmaci scaduti
le tue lettere


E che dire della bella musicalità della lingua sarda, che dà forza e ricchezza ai pensieri e alle emozioni?

ierru si bistit
a sa moda ‘e beranu
mendula in frori


(l’inverno si veste/come la primavera/mandorlo in fiore)

La scelta azzeccata della carta e del formato, la grafica essenziale e raffinata, la piacevolezza al tatto e alla vista completano la bellezza di questi due libri di poesia, in un equilibrio raro e pieno di sensibilità.

Mariagrazia Dessi è nata a Dolianova (CA), dove vive. Ha pubblicato quattro raccolte di poesie in lingua sarda con traduzione in italiano (Torra immoi, A perda furriada, entrambe con traduzione in lingua catalana; Cabudu in fundu-poesie cantate e Cun su ‘entu in busciacca) e pubblicato le sue poesie in diverse riviste letterarie, tra cui La grotta della vipera e S’ischiglia, su periodici locali e in numerose raccolte antologiche regionali e nazionali. Una sua poesia, Torra immoi, che ha dato il titolo alla sua prima raccolta, è stata musicata dal cantautore Franco Madau e figura nell’albun Cara ‘e luna. Ha dato alle stampe anche due favole (Giornalina; S’anninnia de su cani e de sa conilledda in lingua sarda, italiana e inglese). Ha pubblicato anche la raccolta di Corbelli di meditazione su ventinove misurali di Pietro Tartamella, intitolata Sei lontano da me (ISBN 9788867912278), impresso in tiratura limitata e numerata a mano. E’ in stampa la sua ultima opera, Pescatrice di perle, una raccolta di corbelli di meditazione su alcuni koan, proverbi, modi di dire, citazioni. E’ stata ospite della terza edizione del festival di cultura giapponese a Cagliari e di numerose iniziative di cultura italo-catalana.

Antonella Filippi su Cascina Macondo