La delegazione militare del CLN di Carrara già dai primi di agosto aveva stilato un piano insurrezionale della città in vista dell’auspicata offensiva Alleata

Carrara. Fonte: Wikipedia

Il 15 [settembre 1944] una pattuglia della “Cartolari”, scesa nel paese di Canevara per procacciarsi viveri, si trovò di fronte una carretta tedesca condotta da due soldati che stava trasportando il rancio per le proprie truppe posizionate sulla Linea Gotica. I partigiani uccisero i due e si impadronirono del prezioso carico. Le conseguenze, anche questa volta, coinvolsero uomini del GPA [Gruppo Patrioti Apuani]. Infatti, in quella stessa giornata, reparti tedeschi si portarono sul paese, incendiando le abitazioni. Uomini della 4^ compagnia del GPA intervennero per cercare di fermare la violenza nazista ma, nello scontro a fuoco, rimase ucciso il partigiano Mario Paolini <312. Infine ricordiamo l’attacco fallito del 18 settembre contro una postazione tedesca a Castagnola che costò la vita a tre partigiani. In quelli stessi giorni i comandi delle formazioni, che operavano nella zona di Massa, avevano cercato con la mediazione del CPLN e del rappresentante del governo nazionale, Capitano Nardo Dunchi, di raggiungere finalmente un accordo che permettesse di coordinare le azioni militari delle singole unità in vista dell’attacco Alleato alla Linea Gotica. Ciò avrebbe potuto porre fine al clima di scontro che aveva caratterizzato il rapporto fra il GPA e la “A. Cartolari” e, infine, avrebbe contribuito a fare chiarezza in maniera definitiva sulla formazione “Silvio Ceragioli”.
In vista del definitivo incontro, Dunchi scrisse il 13 settembre a tutte le formazioni massesi che con i loro reparti operavano sul monte Brugiana al confine con la zona di Carrara: “Come d’accordo vi prego di volermi informare sull’andamento e sulle posizioni delle vostre formazioni, così pure sui vostri punti di vista militari. Desidererei conoscere il numero dei componenti le vostre formazioni, la disponibilità delle armi e munizioni, dato che in caso di attacco od al momento opportuno del nostro intervento a favore degli Alleati dovremmo compensare quelle formazioni che avranno i compiti più gravosi. Firmato il Comando del Settore Massa – Carrara – Castelpoggio, il Comandante Nardo Dunchi.” <313
L’incontro si tenne alcuni giorni dopo, il 16 settembre, e portò alla stesura di un documento firmato congiuntamente dai “rappresentanti delle formazioni patriottiche della Brugiana”. Il deliberato della riunione, firmato in calce da tutti i rappresentanti, riportava: “Il rappresentante del Governo Nazionale nella persona di Dunchi. Il comandante della Brigata Garibaldi “Ugo Muccini” nella persona di Andrea [Giuseppe Antonini]. Il rappresentante del Gruppo Patrioti Apuani nella persona del Maresciallo Giusto. Il rappresentante del CPLN nella persona di Giuseppe, esaminato il quadro generale della situazione politico militare della zona in relazione alle attuali contingenze ed alla necessità di una perfetta collaborazione sia nello spirito che nei fatti ai fini di dare nella forma e nella sostanza l’impressione e la prova della maturità al Governo del Popolo Italiano, in comune accordo hanno, oggi giorno 16 settembre 1944, deliberato: 1°. Il controllo e l’azione nella zona di Massa da parte delle due formazione sopra rappresentate. 2°. La perfetta intesa da ottenersi in conferenze a due fra i Comandanti o loro rappresentanti. 3°. Assoluta collaborazione dal punto di vista militare, dandosi reciproco aiuto e man forte, sia per l’offesa al nemico comune, che, per la difesa da esso, sia spontaneamente che dietro richiesta. 4°. Se l’azione è per iniziativa o per precedenza di fatto iniziata da una delle due formazioni, questa ne assume la direzione e l’altra si considera forza in ausilio uniformandosi alle direttive della prima. Le azioni di vasta portata verranno dirette dalle Formazioni che hanno il controllo della zona di loro competenza. 5°. La Formazione Silvio Ceragioli è parte integrante della Brigata Garibaldi e questa ne è responsabile. 6°. Nelle suddette formazioni non devono esistere lotte di Partito, ma ogni tendenza Politica deve essere rispettata con senso di reciproca comprensione, per il fine comune della Lotta di liberazione dal nazi-fascismo.” <314
L’accordo, in realtà, non riuscì appieno a coordinare l’azione militare delle due principali formazioni che agivano nel territorio massese, come dimostra il fallito attacco alla postazione nazista di Castagnola, compiuto da uomini della “Cartolari” il 18 settembre e non concordato con il GPA. Questo però costituì un importante passo avanti per cercare di ridefinire i rapporti, fino ad allora conflittuali, fra le diverse formazioni. A spingere verso questa direzione era la convinzione del CPLN e dei comandi militari partigiani di un’imminente arrivo delle truppe angloamericane. Dai primi di settembre si susseguirono comunicazioni che prospettavano l’arrivo Alleato e ancora una volta la contrapposizione fra Brigata Garibaldi e GPA emergeva in modo chiaro. Romeo Landini, “Emilio”, responsabile della federazione apuana del PC scrisse al comando della formazione “Ulivi” il 5 settembre: “[…] Qui a Carrara vi è stata una riunione del CLN con la Delegazione Militare, hanno deciso di chiamare le formazioni prossime alla città in aiuto per l’occupazione di essa perché forze organizzate cittadine non ve ne sono troppe all’infuori della nostra. Il CLN vorrebbe sapere il numero degli uomini e l’armamento, penso che questo non lo specificherete, ma vi limiterete a dichiarare gli uomini armati e stop. […] Bisogna stare in guardia perché la formazione del P.A. scenderà al completo in città, allora sapete bene quali forze possano disporre, perciò nell’interesse del nostro movimento è bene che scendiate anche voi. […] Coraggio che siamo al bivio.” <315
La delegazione militare del CLN di Carrara già dai primi di agosto <316 aveva stilato un piano insurrezionale della città in vista dell’auspicata offensiva Alleata, piano elaborato dall’esponente comunista in seno alla delegazione. Un analogo piano militare venne elaborato per la città di Massa, probabilmente in data successiva, come testimonia un documento non firmato, presente in archivio, e attribuibile dalla grafia al sottotenente Ferruccio Egori, ufficiale del Gruppo Patrioti Apuani poi inviato presso il comando della Divisione Lunense in Garfagnana. Il piano molto particolareggiato è introdotto da alcune considerazioni sulla strategia portata avanti dal Partito Comunista e sulla preoccupazione che le formazioni garibaldine scendessero sulla città occupandola escludendo così il GPA: “[…] Il PC vuole sentirsi l’unico padrone, ha già pronto il suo piano di occupazione. Il mio dovere è di rendere palese questo
fatto. Perché dovranno accavallarsi in città i patrioti? E’ forse necessario uno spreco di energie? Quello che cova oggi sotto la brace così vicino al giorno decisivo può trasformarsi in un vicinissimo domani in piombo fratricida. Chi mi dice che il PC non sia deciso in questo fatto? A mali estremi, dico io, estremi rimedi, sia subito discusso al tavolo la questione e le formazioni dovranno per forza di cose cooperare e cioè avere ciascuna un settore ben definito con specifici obiettivi con fraternità di intenti, con uno scopo solo: la cacciata dei tedeschi. […] Occorrerebbe addivenire ad un accordo con Andrea [Giuseppe Antonini] per la cooperazione poiché a me risulta che il piano da me precedentemente preparato serve per un loro piano separato mediante il quale il PC vorrebbe occupare lui la zona escludendo a priori le altre formazioni. Quella dei Patrioti Apuani verrebbe esclusa e ciò potrebbe avere gravissime conseguenze. Se il Comitato vive ed è un faro di patriottismo deve magari sacrificarsi pur di addivenire ad un accordo inteso a riunire lo sforzo contro il comune nemico.” <317
Sempre in data 5 settembre è questa volta il CLN comunale di Carrara a sollecitare il CLN di Massa per una discesa sulla città delle formazioni partigiane: “Il CLN di Carrara si rivolge a Voi per coordinare l’insurrezione delle due città, dato la vicinanza di esse. Questo comitato vorrebbe sapere quali sono state le decisioni vostre in merito, finché avvenga che Carrara passi all’azione prima di Massa, perciò occorre uno stretto contatto fra noi e scambio di informazioni. Fareste bene ad informarci se per l’insurrezione cittadina fate discendere le formazioni stabilite nei pressi di Massa, oppure, dette formazioni le adoperate per la chiusura delle strade alla periferia.” <318
Nell’ottica di una collaborazione più stretta con le altre formazioni partigiane del territorio apuano e per coordinare un’azione militare comune in vista dell’arrivo Alleato, il comando GPA inviò l’8 settembre in missione presso il comando della Divisione Lunense un proprio incaricato, il maresciallo “Giusto”: “ Siete incaricato di recarvi in missione presso il Comando del Maggiore Oldham per presentargli la nostra formazione “Patrioti Apuani” e successive intese ed accordi in ordine all’azione da svolgere per gli avvenimenti che incalzano” <319. Il maresciallo portava con sé un messaggio di Pietro: “Essendo impossibilitato di recarmi personalmente da Voi, Vi invio il mio segretario, Mar. Giusto, per porgervi gli omaggi miei e dei Patrioti di questa formazione e per avere un indirizzo sull’azione da svolgere, ed altre intese di comune interesse.” <320
[NOTE]
312 Mario Paolini nato a Massa il 12 settembre 1920 già sergente del Genio telegrafisti, entrò nel giugno 1944 nel Gruppo Patrioti Apuani IV compagnia. Dopo la sua morte la compagnia a cui apparteneva assunse il nome di IV compagnia M. Paolini. A guerra finita venne insignito della medaglia d’oro al Valor Militare.
313 AAM busta 18, fascicolo 10.
314 AAM Busta 18, fascicolo 10.
315 AAM busta 35, fascicolo 19.
316 AAM busta 46, fascicolo 5. Il documento non firmato è datato 10 agosto e riporta il titolo “Relazione del lavoro svolto in campo militare. Carrara”. Fornisce notizie sull’attività partigiana a Carrara da metà luglio sino ad agosto e delle riunioni del CLN carrarese con rappresentanti della delegazione militare: “Il giorno 22 luglio si è discussa la necessità di studiare un piano più completo per il piano insurrezionale della città. Ad ogni rappresentante è stato fatto obbligo di studiarlo in particolare, per essere poi esaminato. Il P.C. già da maggio aveva fatto questo piano e lo ha fatto notare ai rappresentanti degli altri partiti. Il giorno 25, come da precedente riunione, l’oggetto della discussione doveva essere circa il piano insurrezionale, è stata rimandata alla riunione del 29. Il piano insurrezionale fatto dal rappresentante comunista in seno alla delegazione militare è stato approvato”.
317 AAM busta 27, fascicolo 2.
318 AAM busta 14, fascicolo 17.
319 AAM busta 7, fascicolo 24.
320 ibidem.
Marco Rossi, Il Gruppo Patrioti Apuani attraverso le carte dell’archivio A.N.P.I. di Massa. Giugno – Dicembre 1944, Tesi di laurea, Università di Pisa, 2016