La diffusione della pratica dello sci in Valle d’Aosta derivò quasi esclusivamente dall’iniziativa militare

Il ghiacciaio e la Testa del Rutor – Fonte: Wikipedia

È, però, lo sci che si giovò principalmente dell’attività promozionale del Regio Esercito. In Valle d’Aosta il primo sci club fu istituito nel novembre 1910 <11, undici mesi dopo un’esercitazione di sci di un reparto alpino a Courmayeur <12 e meno di un mese prima che il vicepresidente del CAI aostano annunciasse che i corsi sci per i militari erano stati trasferiti da Bardonecchia, località nella quale si erano svolti nei dieci anni precedenti <13, al “territoire de La-Thuile, près des confins de la Vallée d’Aoste et de la Savoie”, dove il 16 dicembre “20 officiers et 50 soldats alpins skieurs accompagnés de l’instructeur norvégien Smith, se rendaient…au Petit-Saint-Bernard” <14.
I corsi si svolsero, in quell’anno, dal 12 al 23 dicembre, sotto la supervisione dell’istruttore Harald Smith, famoso soprattutto per i suoi salti con gli sci, e riscossero l’attenzione di un personaggio fondamentale nello sviluppo turistico della Valle d’Aosta: Jules Brocherel. Questi era nativo di Courmayeur e aveva alle spalle una lunga esperienza di alpinista, esploratore ed etnografo in Asia, che riversò nella promozione del turismo e dell’arte valdostana <15. In occasione dei corsi sci, Brocherel, già promotore dello Ski Club valdostano <16 e del successivo Mont-Blanc ski club <17, propose di istituire una gara di sci, riservata ai militari, che potesse attirare un “folto concorso di pubblico” sull’esempio della Coppa di Robilant, svoltasi nei tre anni precedenti a Bardonecchia <18. La proposta, seppur sostenuta dal consenso generale, stentò ad affermarsi, per motivi contingenti. Solo nel 1914, infatti, fu possibile svolgere la gara per la “Coupe Augusta Praetoria”, in quanto lo scoppio della guerra di Libia aveva allontanato gli Alpini dai campi di sci di La Thuile <19. In seguito, l’ostacolo era giunto dallo stesso Ministero della Guerra, che aveva stabilito di svolgere le gare nel marzo 1914. In quel mese, però, la stagione sarebbe stata troppo avanzata, così Brocherel decise che la gara si sarebbe svolta nei giorni 17 e 18 gennaio, quando era programmato il Campionato federale a Courmayeur <20. I soldi raccolti per la coppa con la quale premiare gli Alpini finirono quindi in un’iniziativa simile, ma non corrispondente alle iniziali aspirazioni del suo principale organizzatore <21.
L’episodio è, comunque, significativo per il contesto che permette di individuare lo stretto legame tra la presenza militare e le prospettive di promozione turistica della zona. Se in precedenza, l’ospitalità offerta ai soldati era motivata dalla speranza di guadagno da parte dei commercianti, all’inizio del secondo decennio del secolo, l’obiettivo economico si era spostato sul turismo e l’uomo in divisa appariva come agente promozionale per attività ancora poco seguite, ma dal sicuro successo. Si spiegano anche per questo motivo le frequenti notizie che i giornali del tempo riservarono all’addestramento sciistico, notizie che consentono di rilevare come la diffusione della pratica dello sci
in Valle d’Aosta derivò quasi esclusivamente dall’iniziativa militare e questo molto prima dei corsi di propaganda sciistica imposti del regime fascista.
Infatti, mentre le accresciute capacità tecniche scialpinistiche permettevano agli Alpini nuove imprese, come l’ascesa alla Tête du Rutor in un solo giorno <22, il 23 gennaio 1911 <23, o al Breithorn, nel dicembre 1912 <24, gli ufficiali maggiormente impegnati nell’addestramento sciistico provvedevano anche a diffondere la pratica dello sci tra i civili. In base alle cronache del tempo, il protagonista di questa fase iniziale dello sport invernale in Valle d’Aosta fu l’allora tenente Leonardo Gatto Roissard, già socio fondatore e primo presidente dello Ski Club valdostano, un giovane ufficiale discendente da una famiglia nobile <25 che contava tra gli avi materni un generale comandante dei Carabinieri <26.
Gatto-Roissard, oltre a seguire i corsi sci per la truppa, nel 1912 fu il promotore dei Cours d’instruction et concours de ski a Valtournenche, in collaborazione con il CAI e con l’approvazione del Ministero della Guerra <27. Anche in questo caso, è documentata la relazione tra l’istruzione sciistica, l’interesse militare e lo svolgimento di gare che dovevano, nello stesso tempo, promuovere il nuovo sport e attirare turisti nella località ai piedi del Cervino. L’iniziativa evidentemente funzionò, poiché l’anno successivo fu replicata a Valgrisenche e Cogne, sempre sotto la direzione di Gatto-Roissard <28. Questi era attivo non solo negli esercizi ginnici e nelle ascensioni, ma anche nelle riunioni di propaganda: nel 1913, ad esempio, tenne ad Aosta una Conférence alpine avec projections lumineuses <29, in collaborazione con la locale sezione del CAI.
Quest’ultima associazione, che aveva fondato una sezione valdostana già nel 1866 (la seconda in Italia, dopo quella di Torino), contava tra i suoi membri le principali personalità politiche di Aosta e della Valle, non ultimo il più volte citato Jean-Antoine Farinet, ma anche il conte Edoardo Crotti di Costigliole (anch’egli, come Farinet, un ufficiale in congedo), l’avvocato César Martinet, nonché numerosi ufficiali del Regio Esercito, come Tiburce Réan <30, pure lui tra i soci fondatori dello Ski Club valdostano <31.
[NOTE]
11 VA a.II n.47 del 25 novembre 1910. In proposito anche 125 ans…, cit. pp. 66-8.
12 “Alla fine di dicembre del 1909 si radunarono a Courmayeur per compiere delle esercitazioni di sci una sessantina di alpini sotto la direzione del capitano Pietra e degli ufficiali Gatto e Nuvoloni. Oltre a diverse escursioni fino al col Ferret e al colle della Seigne, il 7 e 8 gennaio un ufficiale e quattro soldati si spinsero fino al colle del Gigante” (Courmayeur e lo sci…, cit., p. 115).
13 Un breve riferimento a Il ruolo dell’esercito nella diffusione dello sci in Italia in Courmayeur e lo sci…, cit., p. 17-8.
14 DA a.XVII n.51 del 21 dicembre 1910. L’articolista specifica, poi, che gli ufficiali “par de nobles paroles” intrattennero i soldati sulle opere dell’abbé Chanoux, rettore dell’ospizio per quarantanove anni, defunto l’anno
precedente. L’informazione è interessante, perché rivela un intento educativo legato alle figure del territorio e alla montagna. La Thuile rimane ancora oggi sede dei corsi sci del Centro Addestramento Alpino (già Scuola Militare Alpina).
15 Su Brocherel, lo studio più approfondito in Sandra Barberi Jules Brocherel, Priuli & Verlucca, Ivrea 1992.
16 Come dimostra una sua lettera al presidente della Sezione del CAI di Aosta, datata 18 dicembre 1909, pubblicata in CAI Aosta 125 ans pour la montagne 1866-1991, Arti Grafiche Duc, Aosta 1991, p.68.
17 Fu fondato il 9 marzo 1912, secondo quanto affermato da Marco Cuaz in Courmayeur e lo sci…, cit., p.115, dove però si dice, erroneamente, che fu la prima associazione sciistica in Valle d’Aosta.
18 VA a.II n.52 del 30 dicembre 1910. L’interesse di Brocherel per lo sport militare è documentato anche dalle fotografie scattate dall’etnografo agli Alpini in esercitazione sugli sci, nel 1910 (BREL-Bureau Régional pour l’Ethnologie et la Linguistique, Fondo Jules Brocherel.).
19 Anche se un “istruttore militare” partecipò quale giudice alla prima gara regionale di fondo, svoltasi a Courmayeur il 6 e 7 gennaio 1912 (Courmayeur e lo sci…, cit., p.115).
20 Si trattava di una corsa combinata di fondo e salto (Courmayeur e lo sci…, cit., p. 118).
21 DO a.I n.2 del 2 gennaio 1914, Coupe«Augusta Praetoria».
22 Fu compiuta da parte di 23 uomini del 4° e 1° reggimento, sotto la guida dei tenenti Gatto Roissard, Mazzini, Baratono, Nai e Giambi.
23 VA a.III n.5 del 3 febbraio 1911 En ski sur la Tête du Rutor.
24 VA a.IV n.51del 20 dicembre 1912 En ski sur le Breithorn.
25 Leonardo Gatto-Roissard, appartenente ad una famiglia di origine siciliana (Vittorio Spreti Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. 3, Arnaldo Forni editore, ad vocem), promosso capitano nel novembre 1915, lasciò il 4° Alpini per il 7° («Le Messager valdôtain» 1916, p. 102). Ebbe poi il comando interinale del Battaglione Cadore e, col grado di maggiore, del Battaglione Alpini Sciatori Monte Marmolada, poi distrutto sull’Ortigara. Congedato col grado di colonnello, si dedicò all’avvocatura e fu responsabile della Commissione Scuole Maestri di Sci (COSCUMA). Era in corrispondenza con Piero Gobetti ed è citato ne I quaderni dal carcere di Gramsci.
26 Il senatore Leonardo Roissard du Bellet (1816-1901), nizzardo di nascita, aveva scelto di rimanere in Italia dopo il 1861 e, come molti militari provenienti dagli ex Stati di là dai monti, aveva compiuto una fortunata carriera, terminata con la carica di comandante generale dell’Arma (1882) e la nomina a senatore (1886). Sua figlia Giovanna sposò Gaetano Gatto e i loro figli, Leonardo e Alfredo, ebbero riconosciuto il titolo di “nobile” nel 1897 e la facoltà di assumere il cognome Gatto-Roissard con il Regio Decreto 21 dicembre 1902.
27 VA a.IV n.12 del 22 marzo 1912, cronaca da Valtournanche: “Lundi 4 courant, a commencé en cette commune le cours d’instruction aux Skis, proposé par le Club Alpin et approuvé par le Ministère de la Guerre”. Il Ministero approvò anche il primo Concours National de Ski entre montagnard, svoltosi a Courmayeur tra il 25 febbraio e il 1° marzo 1915 («Le Messager valdôtain» 1916, pp. 56-61). Il concorso prevedeva anche prove di tiro a segno, ennesima dimostrazione della
connessione tra sport e addestramento militare.
28 VA a.V n.12 del 21 marzo 1913, Cours de ski a Valgrisanche: “Grace à la complaisance de l’autorité militaire, M. le lieutenant Gatto-Roissard” tenne i corsi, così come a Cogne.
29 VA a.V n.18 del 2 maggio 1913.
30 VA a.II n.11 del 18 marzo 1910 “le sous-lieutenant Tiburce Réan nouveau membre” della Section d’Aoste. Un elenco degli ufficiali del 4° Alpini iscritti al CAI di Aosta in ALP a. XII n. 41 del 13 ottobre 1901.
31 CAI Aosta, 125 ans…, cit., p. 68. Tra coloro che ricoprirono le cariche associative al momento dell’istituzione dello sci club spiccano anche Emilio Vietti, revisore dei conti (in quanto ragioniere), l’avvocato Nini Marguerettaz, segretario, e il notaio P. Rosset, tutti soci del TSN aostano e, almeno i primi due, massoni notori.
Alessandro Celi, Valle d’Aosta militare. Esercito, cultura e società in una regione di frontiera (1848-1940), Tesi di dottorato, Università degli Studi di Udine, Anno accademico 2011/2012