Auerbach viene fermato e incarcerato più volte a causa dell’attività antifascista svolta ad Amburgo

A partire dall’ottobre 1922 Auerbach si trasferisce con la neo-moglie Ingeborg Harnack nella tenuta di caccia di Kranichstein, vicino a Darmstadt. Qui egli appronta un laboratorio di scultura e realizza numerose opere, prevalentemente in legno. A causa dell’inflazione e delle conseguenti difficoltà economiche, i due tornano a Jena nel 1925, anno di nascita del primo figlio Wulf. Poco tempo dopo si trasferiscono a Parigi, dove nasce il secondogenito Claus. Qui Auerbach, grazie al sostegno del mecenate Franz Pariser, lavora alla costruzione del suo atelier, in Rue de la Sablière. La prima fase artistica parigina è costellata di successi dell’autore, che si firma solo come “Johannes Ilmari” ed espone le proprie sculture al Salon d’Automne, al Salon de l’Escalier e al Salon des Indépendants. Auerbach viene recensito positivamente dalla critica, conosce scultori come Chalres Despiau, Moissey Kogan e Aristide Maillol <138.
Nel 1929, anno della crisi economica, la situazione finanziaria di Auerbach si fa precaria, tanto da non riuscire a provvedere adeguatamente al sostegno della famiglia. L’anno successivo i due coniugi si separano e Auerbach abbandona l’arte per lavorare come muratore. Nell’autunno 1932 l’artista si trova costretto a scappare da Parigi, in quanto teme la crescente intolleranza e gli atti di violenza perpetrati verso gli stranieri. Un suo collega muratore, di origine italiana, è stato infatti assassinato mentre si trovava in cantiere. Auerbach si reca a piedi ad Amburgo, dove trova ospitalità presso vecchi amici e compagni di partito [n.d.r.: KPD , Partito Comunista Tedesco], con i quali si unisce a una primissima rete di Resistenza e opposizione al nazionalsocialismo.
Dall’aprile 1933 al dicembre 1935, Auerbach viene più volte incarcerato dalla Gestapo e trascorre circa nove mesi nel campo di concentramento di Fuhlsbüttel. Dopo l’ultimo rilascio nel dicembre 1935, l’artista decide di lasciare la Germania assieme alla sua seconda moglie, Ingeborg Fraenkel, storica dell’arte e futura psicoterapeuta. I due intraprendono un viaggio in Italia e soggiornano per un lungo periodo a Capri. Dopo aver trascorso diversi mesi anche a Malta e Cipro, i coniugi raggiungono l’Inghilterra nel 1938. Qui restano in esilio anche negli anni del Dopoguerra, trasferendosi nel 1946 a Oxford, dove Auerbach lavora come insegnante di scultura presso la Art School della città. Il pittore muore a causa di un infarto l’8 febbraio 1950.
Molti aspetti della vita di Johannes Ilmari Auerbach vengono di seguito approfonditi alla luce delle lettere pubblicate da Renate Heuer nella “Autobiographie in Briefen” nonché messi in relazione con il pensiero di altri autori del Novecento, le cui riflessioni fungono da crocevia per l’approfondimento di quella che ho identificato come istanza del “Widerstehen”.
[…] Nell’autunno 1932 Johannes Ilmari Auerbach è costretto a fuggire da Parigi: spedisce in Germania alcune delle sue opere, affida agli amici i propri beni e si allontana a piedi dalla città, diretto ad Amburgo <274. Giunto a destinazione, trova un clima politico in fermento: il movimento nazionalsocialista ha acquisito un largo consenso elettorale e si prepara alla “Machtergreifung” <275.
Auerbach viene ospitato a casa di amici antifascisti e iscritti come lui al KPD. Nel 1933 il gruppo aderirà a un primo tentativo locale di Resistenza comunista al nazionalsocialismo, organizzato nel quartiere Sternschanze di Amburgo.
Questa reazione rientra nel fenomeno conosciuto come “Resistenza della prima ora”: si tratta di un’opposizione attiva e di orientamento comunista che si verificò subito dopo la presa di potere di Hitler del 1933 <276. Con la «Legge dei pieni poteri» (Ermächtigungsgesetz) e il «Decreto per il coordinamento dei Länder con il Reich» (Gesetz zur Gleichschaltung der Länder mit dem Reich) del marzo 1933 <277, la libertà di espressione e il pluralismo politico vengono di fatto vietati. La KPD conta in questo momento storico 300000 iscritti <278. Molti militanti decidono allora di violare il divieto e rimanere segretamente attivi, coordinati dal Comitato Centrale, ormai clandestino. Volantini e periodici, spesso stampati all’estero e trasportati illegalmente in Germania, vengono distribuiti tra la popolazione. L’obiettivo è quello di risvegliare la coscienza dei propri membri aderenti, aprire gli occhi ai cittadini tedeschi e conquistare nuovi sostenitori. Si intraprendono anche azioni pubbliche, come l’esposizione delle bandiere rosse sui comignoli delle fabbriche <279.
Ad Amburgo, nell’autunno 1934 si contano 4000 membri della KPD illegalmente attivi. La Gestapo indaga e perseguita le cellule comuniste con arresti continui: tra il 1933 e il 1939 circa 8500 persone vengono catturate e internate nella prigione e campo di concentramento di Fuhlsbüttel, a nord della città <280.
Auerbach è un membro attivo afferente alla cellula di Sternschanze, assieme al muratore Hermann Hempel, all’impiegato Erich Block, al giurista Georg Oppenheim e all’operaio Rudolf Neumann <281. L’artista realizza la matrice per la stampa di un volantino antifascista, prende parte alle riunioni segrete a Sternschanze e nella Pasqua del 1933 promuove un raduno dei militanti nell’Ochsenzoll, un quartiere periferico di Amburgo <282. Hans Christoffers, coordinatore delle cellule dei quartieri di Altstadt, Neustadt e St.Pauli, nomina Auerbach guida del gruppo di Sternschanze (Politleiter), con l’incarico di occuparsi della progettazione, stampa e diffusione dei volantini della KPD. Auerbach nomina a sua volta Oppenheim quale responsabile della politica di propaganda della cellula (Agit-propleiter) e lo incarica di procurare delle macchine per stampare i materiali da diffondere.
A inizio luglio 1933 Auerbach partecipa a un corso di formazione politica della KPD tenuto da Otto Wahls a Kopenagen: raggiunge la città di notte, in segreto e anonimato. Durante l’incontro, Auerbach interviene raccontando la propria esperienza in Francia relativa alla discriminazione xenofoba, nonché l’assassinio del collega italiano, spinto da un’impalcatura del cantiere dove lavorava come muratore.
Auerbach viene fermato e incarcerato più volte a causa dell’attività antifascista svolta ad Amburgo, ciò nonostante non rinuncia all’impegno di lotta e Resistenza al regime nazionalsocialista, che porta avanti fino al 1936.
[NOTE]
138 J. I. Auerbach, Autobiographie, cit., pp. 228-229.
274 Un collega, muratore di origine italiana, è stato assassinato per ragioni legate al crescente clima xenofobo. Auerbach teme per la propria vita, e su consiglio dei suoi amici decide di fuggire, come anticipato al paragrafo 2.2.
275 Nel 1932, conclusosi il mandato della presidenza di Hindenburg, Hitler si candida con l’obiettivo di diventare cancelliere, ma la nomina viene conquistata dall’aristocratico Franz von Papen che si propone di trasformare il governo tedesco in un sistema presidenziale più autoritario e fortemente orientato a destra. Von Papen ottiene il permesso di indire nuove elezioni, ma nel ballottaggio del 31 luglio il voto alla NSDAP supera il 37%: con 230 seggi è il più grande partito unico della Germania. Durante questa campagna elettorale i nazionalsocialisti affermano di essere i soli capaci di salvare la Germania dalla guerra civile, promettono una liberazione dal marxismo, si schierano contro la corrente di von Papen e dichiarano di voler salvare la nazione dall’avvento del capitalismo americano. L’appoggio dell’elettorato aumenta in tutti i settori sociali, con 450.000 iscritti al partito NSDAP e 400.000 militanti nelle SA. Il 6 novembre 1932 si torna nuovamente a votare, la NSDAP registra un calo di voti del 10% e Kurt von Schleicher sostituisce Franz von Papen in qualità di cancelliere, con l’intento di formare un governo stabile in cui si riuniscano i vari partiti di sinistra, tanto moderati che radicali. Il governo di Schleicher ha breve durata: von Papen propone al presidente Hindeburg un progetto che aveva già sostenuto senza riscontri favorevoli: un governo di coalizione parlamentare con una maggioranza efficiente guidata da Hitler sotto il controllo di von Papen, nel ruolo di vicecancelliere. Il presidente accetta il piano, concedendo a Hitler l’opportunità attesa da tempo. Il 30 gennaio 1933 viene ricordato come giorno della Machtergreifung, in cui Hitler diventa cancelliere del governo tedesco con il ruolo di capo di una normale e legale coalizione parlamentare. Stanley G. Payne, Il Fascismo. Origini, storia e declino delle dittature che si sono imposte tra le due guerre, Roma: Newton Compton, 2006, pp. 180-184.
276 Peter Steinbach, Widerstand im Widerstreit, p. 74. Cfr. Detlev Peukert, Die KPD im Widerstand. Verfolgung und Untergrundarbeit an Rhein und Ruhr 1933 bis 1945, Wuppertal: Hammer, 1980.
277 Vedi p. 25 sgg.
278 Peter Steinbach, Widerstand im Widerstreit, cit., p. 161.
279 Wolfang Benz, Der deutsche Widerstand gegen Hitler, Monaco di Baviera: C. H. Verlag, 2014, pp. 17-20.
280 KZ-Gedenkstätte Neuengamme (a cura di), Widerstand und Verfolgung in Hamburg 1933-1945, Amburgo, 2010, p. 4.
281 Michael Siebenbrodt, Ein Künstlerschicksal im 20. Jahrhundert, cit., p. 31.
282 Le informazioni riguardanti le attività di Auerbach nella Resistenza ad Amburgo riportate nel saggio di Siebenbrodt sono enunciate nell’atto di accusa della Gestapo relativo all’arresto del novembre 1934, conservato nel Bundesarchiv (R3018, N° nj 470, Foglio 4a-29 del 6.11.1934).
Sara Di Alessandro, Das Andere Deutschland – Scrivere un’altra Germania. Soglie di Resistenza al nazionalsocialismo in Johannes Ilmari Auerbach, Falk Harnack, Adam Kuckhoff, Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano, Anno Accademico 2015-2016