Il capo dell’O.S.S. commissionò un particolare programma segreto che riguardasse l’acquisizione dei dati tecnici militari della Germania

Nella seconda metà dell’anno 1943, a seguito di una serie di insuccessi militari (fallimento dell’Operazione “Barbarossa”, mancata conquista del Caucaso), il Governo tedesco richiamò dal fronte un certo numero di scienziati, tecnici, ingegneri, matematici, medici, meccanici di precisione. Lo scopo era quello di adibirli in patria alla ricerca e allo sviluppo di nuove armi batteriologiche, chimiche e soprattutto missilistiche. Prima di immetterli in questo tipo di attività venne accertata l’affidabilità politica e ideologica al nazismo di ciascuno di essi. Questo compito fu espletato dal professore Werner Osenberg, ingegnere capo della “Wehforschungsgemeinschaft” (Associazione per la ricerca sulle difese).
Egli esaminò i curricula dei vari candidati, li interrogò e registrò in un elenco (“Elenco di Osenberg”) circa 200 nomi di coloro che erano risultati di sicura fede nazionalsocialista. Questo elenco comprendeva specialisti nel campo della missilistica (Wernher von Braun, Otto Hirschler, Herbert Wagner, Eberhad Rees, Walter Dornberger, Kurt Bloome, Rudi Beichel). Della aereonautica (Adolf Busemann, Rudolph Schreiver, Hans Ziegler, Ernst Ecker, Ernst Steinhoff), della elettronica (Hans Hollman, Kurt Lehovac, Fritz Mueller). Delle armi batteriologiche e chimiche (Hans Antmann, Erich Traule, generale Walter Schreiber). E della medicina psicotropica e spaziale (Hubertus Struhold, Rudi Multhoop).
Vennero tutti inviati al H.V.A. (HeeresVersuchAnstalt, Centro di ricerca militare) di Peenemunde, piccola città decentrata su una isola della costa nord orientale del Mar Baltico. Il più importante di tutti, per le sue conoscenze in campo missilistico, era il barone Wernher von Braun, nato a Wyrzysk in Prussia (ora Polonia) nel 1912, membro del N.S.D.A.P. (National Socialistische Deutsche Arbeiter Partei, Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori tedeschi) dal 1933. E delle S.S. col grado di Sturmbannfuehrer (maggiore)dal 1940. Era stato l’ideatore dei razzi “Taifun”, “Wasserfall” e, nel 1944, del razzo V2 (nelle sue successive versioni A1,A2,A3,A4,A5) vero incubo per i cittadini britannici durante la Seconda guerra mondiale.
Al termine di questa in Europa (7 maggio 1945), il Capo dell’O.S.S. (Office for Strategic Office) statunitense Joseph Donovan diede ordine allo J.C.S. (Joint Chief of Staff che comprendeva i Capi di Stato Maggiore dell’Intelligence dell’Esercito, della Marina e dell’Aviazione U.S.A.) di richiedere allo J.I.O.A. (Joint Intelligence Objectives Agency, Agenzia unificata per gli obbiettivi segreti) un particolare programma segreto che riguardasse l’acquisizione dei dati tecnici militari della Germania. Il possesso di tali dati avrebbe consentito agli U.S.A. di perfezionare il proprio arsenale bellico durante il conflitto – ancora in corso – con il Giappone e di acquisire nozioni utili agli studi volti alla conquista dello spazio, da tempo iniziati negli Stati Uniti.
Questo programma segreto prese nome di “OVERCAST” (“coperto”) e a suo capo fu posto il maggiore Robert J. Staver dell’O.S.S.. Ebbe inizio nel mese di luglio 1945 e il suo primo obbiettivo fu la ricerca e la cattura in Germania del maggior numero di scienziati appartenenti all’”Elenco Osenberg”. Questi, una volta catturati e controllati, sarebbero stati inseriti nei Centri missilistici e di ricerca spaziale statunitensi per affiancarne gli studi. Gran parte di quegli scienziati vennero rintracciati dalle truppe statunitensi in vari Centri e Laboratori tecnici in Germania e soprattutto in quelli di Peenemunde (piccolo centro dell’isola di Usedom situata nel land della Pomerania anteriore) e rinchiusi nel Castello di Landshut in Baviera. Questa operazione venne eseguita con estrema rapidità poiché era necessario che quel personale altamente specializzato non cadesse in mano di russi le cui truppe avevano raggiunto la Pomerania.
I russi non erano stati inattivi nelle stesse ricerche. Nell’ottobre 1946 avevano dato inizio alla Operazione “Osoaviakhim” analoga alla “Overcast”, con la quale riuscirono a catturare oltre 2.000 specialisti tedeschi. Di questi circa 1.500 vennero inviati in Centri dell’Agenzia spaziale russa, ove lavorarono sino al 1960. Poiché la segretezza su quanto stava facendo l’Operazione “Overcast” cominciava a mostrare qualche incrinatura, nel novembre 1975 l’J.C.S. ne cambiò il nome in Operazione “PAPERCLIP” (“clip” graffetta per “paper” documenti). Contemporaneamente 88 degli appartenenti all’”Elenco Osenberg” vennero trasferiti da Landshut ai “Centri sperimentali dell’aerospazio “ statunitensi a Fort Bliss (Texas) e a White Sands Proving Grounds sotto la direzione del prof. James Hamill.
Prima però di essere immessi nell’attività dei Centri, anche agli statunitensi fu necessario accertarsi che gli 88 “Osenberg”avessero aderito alla politica e all’ideologia degli Stati Uniti, rinnegando i loro precedenti nazisti. Tale compito fu espletato da una equipe medico-psicologica dell’ J.C.S. La collaborazione dei tedeschi fu assicurata essenzialmente in base alle promesse loro fatte di non venir sottoposti a processi di denazificazione, di ottenere ciascuno il ricongiungimento con le proprie famiglie e di essere alloggiati a carico dello Stato americano. Vennero quindi assunti nei vari Centri sperimentali con la qualifica di “lavoratori speciali del Dipartimento della guerra”. Questa inserzione di personale che era appartenuto a forze militari nemiche nelle strutture segrete degli U.S.A. venne bloccata dal Presidente Franklin Delano Roosevelt con la motivazione che tale personale si era servito,nella sua attività, di individui “schiavizzati” nei Campi di concentramento.
L’ordine presidenziale venne però eluso dall’O.S.S. e dallo J.I.O.A. falsificando o occultando i documenti personali dei tedeschi dell’”Osenberg” e nuovi documenti vennero loro assegnati comprovanti nuove identità. Tali nuovi documenti ( papers) furono allegati ai precedenti, spillandoveli con graffette (clips). Il successore di Roosevelt, Harry Truman, nel febbraio 1946, autorizzò l’impiego di personale tedesco nelle strutture militari statunitensi purchè non fossero stati affiliati al N.S.D.A.P. Grande fu l’apporto fornito agli U.S.A. dalla “Operazione “Paperclip” in numerosi, strategici campi : dai circuiti integrati alle celle solari, dalla cibernetica alla tecnologia radar, dai computer analogici alla tecnologia stealth, dagli armamenti biologici alla energia solare, dalla propulsione nucleare ai sistemi di navigazione con razzi, per giungere all’intero programma spaziale legato alla discesa di un uomo sulla luna (missione Apollo 11 mediante razzo Saturn V) […]
Gustavo Ottolenghi, Operazione Paperclip, il messaggio sul bavero delle giacche, L’Incontro,17 gennaio 2023

Sicuramente l’inizio della Guerra Fredda modificò le relazioni tra i paesi, incluso quelle tra gli Alleati. L’interesse di alcuni governi nello sviluppo scientifico e tecnico della Germania nazista, con il proposito di applicarlo ai propri progetti industriali e strategici, provocò le cosiddette “operazioni di reclutamento di cervelli”. Negli Stati Uniti si organizzò l’operazione Paperclip mentre nell’Unione Sovietica la Osavakim.
Giorgia Cardillo, La fuga dei criminali nazisti verso l’Argentina di Perón e la rete internazionale che li ha protetti. Il ruolo della Chiesa cattolica e dei servizi di intelligence, Tesi di Laurea, Università LUISS “Guido Carli”, Anno Accademico 2018/2019

Insomma, tante sono le versioni che, ancora oggi riguardano la sorte di criminali di guerra in fuga dall’Europa. Si discute ancora se Hitler sia davvero morto nell’incendio di Berlino o sia riuscito a fuggire, ma è sicuro che migliaia di criminali sono riusciti a scappare attraverso una rete organizzata e strutturata che nel corso del tempo è stata denominata Odessa.
Come vedremo successivamente, tale Organizzazione è stata creata dai principali esponenti della Germania nazista, ma è andata col tempo modificandosi a tal punto che non solo essi ma tutti coloro che volevano dimenticare i crimini commessi in Europa e giungere in un Paese sicuro ne avessero usufruito. In tal modo, nello schema iniziale di tale organizzazione, sono entrati tanti e nuovi protagonisti che hanno fatto sì che la vera Odessa sia stata solo quella originale ed ideata dai nazisti. Tutte quelle che derivavano da essa sono andate strutturandosi grazie al ruolo ricoperto dagli Stati Uniti, Inghilterra, Vaticano e, soprattutto, Argentina.
Inoltre, le varie fonti di archivio mostrano come nel corso del tempo ne siano sorte alcune parallele ed affini e che hanno avuto, però, un ruolo più marginale da un punto di vista storico anche se importante nel quadro generale della mia ricerca. Esse molto spesso non venivano identificate con il nome Odessa (solo quella creata dai nazisti fu chiamata in tal modo) anche se sfruttavano le sue Ratline ed i contatti creatasi durante il corso delle operazioni di fuga. Per esempio, analizzerò la struttura affine ad Odessa, creata dagli Stati Uniti, che prese il nome dall’Operazione, denominata Paperclip, messa in atto con il fine di reclutare centinaia di scienziati nazisti ed altri noti personaggi del regime nazista.
Odessa, l’organizzazione degli ex membri delle SS (OrganizzationDer Ehemaligen SS- Angehörigen), fu fondata nel 1944 con il preciso scopo di aiutare i membri nazisti a scappare dall’Europa e sfuggire alla giustizia internazionale che sarebbe seguita alla fine della Guerra. Già nel 1947 Simon Wiesenthal – noto cacciatore di nazisti – iniziò a identificare le rotte utilizzate dai nazisti per dileguarsi dalla Germania sapendo che i fuggiaschi avevano pochissima o nessuna difficoltà ad ottenere i documenti falsi necessari per la fuga.
Inoltre, avevano a disposizione abbastanza soldi per stabilire nuove vite nei Paesi di approdo. Wiesenthal concluse che dovesse essere stata creata un’organizzazione segreta con notevoli risorse per aiutare i latitanti a fuggire dal Vecchio Continente.
Come si è scoperto da alcuni documenti desecretati dalla CIA (Central Intelligence Agency), questa organizzazione non solo iniziò ad esistere da allora, ma i suoi semi erano stati piantati nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Già nel 1944 era chiaro che le sorti della guerra si erano rivoltate contro la Germania nazista e che Hitler non era più in grado di mantenere le conquiste fatte oltre a poter difendere Berlino a oltranza. Molti tedeschi in vista della sconfitta imminente, cominciarono a pianificare una via di fuga ed una vita post sconfitta andando contro il volere del Führer che credette ad una possibile vittoria fino alla fine dei suoi giorni.
Secondo un documento – denominato US Military Intelligence report EX-Pa 18 del novembre 1944 e conosciuto anche come Red House Report – il 10 agosto 1944, presso l’hotel Maison Rouge a Rue des France-Bourgeois di Strasburgo, si tenne un incontro segreto tra i maggiori industriali e banchieri tedeschi per ideare un piano per garantire un futuro sicuro ai nazisti. Tale documento fu scritto da una spia di nazionalità francese <4 e scoperto dai servizi segreti degli Stati Uniti durante l’Operazione Safe Haven <5 della CIA <6.
Tra i partecipanti del segretissimo incontro c’erano anche i delegati del numero due della gerarchia nazista Martin Bormann e del ministro degli Armamenti Albert Speer, l’ammiraglio Wilhelm Canaris – capo dell’Abwher (il Servizio d’informazione militare tedesco) che ebbe un ruolo chiave all’interno delle dinamiche di Odessa e del fallito attentato ad Hitler.
All’incontro inoltre erano presenti i proprietari delle maggiori e più importanti industrie tedesche <7.
[NOTE]
4 Lebor, A., Revealed: The secret report that shows how the Nazis planned a Fourth Reich …in the EU, Dailymail online, 9 maggio 2009, http://www.dailymail.co.uk/news/article-1179902/Revealed-The-secret-report-shows-Nazis-planned-Fourth-Reich–EU.html, web. 8 febbraio 2018; SHAEF, US Military Intelligence report EW-Pa 128, SHAEF, 27 novembre 1944, http://www.cuttingthroughthematrix.com/articles/Intelligence_Report_EW-Pa_128.html, web. 8 febbraio 2018
5 Jeffreys, D., Fourth Reich plot revealed, The Independent online, 6 settembre 1996, http://www.independent.co.uk/news/fourth-reich-plot-revealed-1362082.html, web. 8 febbraio 2018
6 Manning, P., Martin Bormann: Nazi in Exile, CreateSpace Independent Publishing Platform, Canada, 1981, pag. 120
7 Fra di essi c’era Willy Messerchmitt della Messerchmitt AG (azienda aeronautica tedesca fondata negli anni trenta che progettò e produsse la gran parte degli aerei usati dalla Luftwaffe); importanti rappresentanti della Büssing AG (azienda tedesca ed uno dei più grandi produttori di bus e camion); i dirigenti della Reihnmetall AG (una delle principali aziende tedesche per la produzioni di armi leggere e pesanti); delle personalità del Röchling Group (una delle più importanti aziende nel campo industriale e della lavorazione della plastica); influenti personaggi della Volkswagen AG (industria leader nel settore dei trasporti); i dirigenti della Siemens AG (una delle principali industrie manifatturiere del Mondo. Durante la Guerra aveva delle fabbriche presso il campo di concentramento di Auschwitz); i discendenti di Emil Kirdorf (uno dei principali magnati dell’industria del carbone); Georg von Schnitzler della IG Farben (conglomerato di aziende operanti principalmente nel campo della chimica: fu la principale fornitrice dello Zyklon-B, utilizzato come sostanza mortale nelle camere a gas); Gustavvon Bohlen und Halbach Krupp (magnate dell’industria dell’acciaio: fu condannato a Norimberga in quanto la sua industria fu giudicata una delle principali fonti degli armamenti tedeschi. Il Processo Krupp non ebbe seguito in quanto l’imputato fu dichiarato affetto di demenza senile); Fritz Thyssen (importante imprenditore e personaggio dell’industria tedesca. Riuscì a fuggire in Argentina insieme alla famiglia grazie all’aiuto dell’ODESSA di Perón) ed il banchiere Kurt Freiherr von Schroeder (finanziatore del regime nazista). Si erano riuniti anche importanti personalità dell’alta finanzia, dell’imprenditoria oltre agli industriali dei bacini del Reno e della Ruhr. Camarasa, J., Odessa al Sur: La Argentina como refugio de nazis y criminales de guerra, Aguilar, Argentina, 2012, pag. 15; Emory, D., FTR #305 The Bormann Organization¸ SpitfireList Web site15 agosto 2001, http://spitfirelist.com/for-the-record/ftr-305-the-bormann-organization/, web. 21 dicembre 2017
Luca Mershed, L’Operazione Odessa e la diffusione del nazismo in Argentina e nelle Americhe, Tesi di Dottorato, Università degli Studi di Roma La Sapienza, Anno Accademico 2018-2019