Una comunicazione di Oldham spostò su un piano prettamente militare la decisione del ritiro dei partigiani di Naldo

Gorfigliano, Frazione del comune di Minucciano (LU). Fonte: Wikipedia

Il 7 novembre [1944] un documento a firma del comando di divisione e diretto a Pietro [Pietro Del Giudice], ordinava il ritiro entro il giorno 11 del presidio di Gorfigliano e quindi il rientro degli uomini di “Naldo” [Arnaldo Pegollo, comandante della 3^ compagnia del GPA [Gruppo Patrioti Apuani] nato a Massa l’8 aprile 1919, caduto a Massa il 10 aprile 1945. Decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare] in territorio apuano, motivando il provvedimento con ragioni militari e fornendo nuove indicazioni circa l’approvvigionamento alimentare per il GPA: “Per assicurare i rifornimenti alla Vostra zona nella misura del possibile, anche dopo il ritiro di tale presidio, sono stati dati ordini precisi al Comando 3^ Brigata perché a Gorfigliano siano ammassati ogni settimana cinque quintali misti di farina dolce e castagne. Per tale merce il Comando 3^ Brigata provvederà alla requisizione e Voi al trasporto dall’ammasso alla Vostra zona e al rimborso del pagamento al comando della 3^ Brigata. Nel tempo stesso il CLN ha ricevuto ordine di preparare subito 20 quintali di che Vi saranno dati in cambio di un quantitativo adeguato di sale, elemento di cui la Garfagnana è totalmente sprovvista. […] Il Comando di Divisione sta inoltre studiando un piano di rifornimento per la Vostra zona a carattere più vasto e per la cui esecuzione sollecita anche presso di Voi l’invio di un rappresentante del CLN di Apuania.” <339
La risposta di Pietro datata 11 novembre fu molto stizzita e denotò la volontà di far rientrare dalla Garfagnana oltre al presidio di Gorfigliano anche gli uomini di “Vinci”: “[…] Poiché mi accorgo che le nostre forze sono meno necessarie in Garfagnana, rinunzio all’idea di portare là i 200 uomini contemplati dal piano insieme discusso e penso di ritirare anche quelli del tenente Uberti da Colli per farli sistemare nella zona di Vagli Sopra con l’incarico di presidiare il passo di Sella.” <340
Il 13 è di nuovo il maggiore Oldham a scrivere: “[…] siamo sorpresi e indignati che il Vostro presidio inviato a Gorfigliano allo scopo preciso di rifornire di viveri tutti i Vostri reparti, pur avendo nel suo periodo di permanenza a Gorfigliano un’ingente quantità di viveri (30 quintali in pochi giorni) non abbia provveduto com’era suo dovere a inviare i viveri al Vostro Comando per una distribuzione fra gli uomini. Su tale problema desideriamo un completo chiarimento.” <341
Il 19 novembre Pietro conferma il rientro della 3^ compagnia: “Come da Vostro inaspettato ordine la 3^ Compagnia di presidio a Gorfigliano è rientrata in sede. Sono spiacente che la permanenza in Garfagnana della Compagnia stessa abbia generato incresciosi equivoci ed incidenti. Sul noto rifornimento viveri che è stato nullo e in attesa di diversi chiarimenti da parte del Comandante Naldo, son portato, ben conoscendolo, a ritenere che non tutto quanto di increscioso si è verificato sia dipeso dai suoi uomini. […] Dopo il rientro della 3^ compagnia, poiché mi accorgo che le nostre forze sono meno necessarie in Garfagnana, rinuncio all’idea di portare là 200 uomini contemplati dal piano insieme discusso
e penso di ritirare anche quelli del Tenente Uberti da Colli tanto più che le nostre posizioni sovrastanti Massa fanno molto gola ai tedeschi attualmente tanto più numerosi di qualche settimana fa (si calcolano almeno 3000 uomini nella nostra zona). La “Silvio Ceresoli” di Righetto [Enrico Antonioli] e di Nett poi sembra fare a gara coi tedeschi nel darci delle seccature.” <342
Chiusa la discussione su questo primo e meno importante dissidio fra il GPA e la Divisione Lunense una comunicazione di Oldham del 21 novembre che spostò su un piano prettamente militare la decisione del ritiro degli uomini di Naldo: “Confermiamo che serie ragioni di carattere militare ci hanno spinto a ciò, poiché detto distaccamento, dovendo operare per requisizioni con pattuglie armate, attirava l’attenzione del nemico su una zona per cui fin dal 2 novembre avevo dato ordine di sospendere ogni attività offensiva. Purtroppo contrariamente alle nostre disposizioni il Vostro distaccamento ha continuato ad agire militarmente producendo rastrellamenti che hanno messo in serio pericolo le colonne partigiane in transito nella zona e causando anche danni non lievi alla popolazione di Gorfigliano. Fino all’11, cioè lo stesso giorno in cui il distaccamento doveva già essere ritirato, il Comandante Naldo ci comunicava di eseguire
perlustrazione armata lungo la strada di Piazza. Ciò non può fare a meno di sorprenderci, come pure ci sorprende il fatto che, secondo la Vostra stessa dichiarazione nulla hanno fruttato le requisizioni in Garfagnana al Vostro Comando e alla popolazione di Massa. Infatti ci risulta che varie decine di quintali di viveri sono stati requisiti dal distaccamento di Gorfigliano e, mentre da parte nostra, provvederemo affinché i Comitati di Liberazione ci inviino un esatto elenco dei viveri requisiti siamo certi che da parte Vostra si farà una severa indagine a questo proposito. I CC.LL.NN. Ci hanno espresso il desiderio di continuare ad aiutare con ogni mezzo la zona di Massa, ma desiderano nel tempo stesso che i viveri requisiti giungano a destinazione sotto il controllo di un rappresentante del CLN di Apuania.” <343
Odham, inoltre, rifiutava la richiesta di ritiro dalla Garfagnana degli uomini di Vinci Nicodemi assicurando a Pietro che: “Se entro sette giorni non avrà avuto pieno svolgimento il piano d’operazione, impegnando anche il detto distaccamento del Ten. Uberti, egli sarà da noi autorizzato a rientrare.” <344
Mentre si svolgeva questo scambio di messaggi fra i due comandanti, un altro fronte di futuro scontro si era aperto: la prima liberazione di Carrara e la trattativa fra i comandi delle formazioni partigiane apuane con il comando tedesco.
[NOTE]
339 AAM busta 24, fascicolo 1.
340 AAM busta 24, fascicolo 1.
341 AAM busta 24, fascicolo 1.
342 AAM busta 24, fascicolo 1.
343 AAM busta 24, fascicolo 1.
344 Ibidem.
Marco Rossi, Il Gruppo Patrioti Apuani attraverso le carte dell’archivio ANPI di Massa. Giugno-Dicembre 1944, Tesi di laurea, Università degli Studi di Pisa, 2016